La Corte d\'Appello di Brescia, con sentenza n. 514/2009, ha per la prima volta riconosciuto il nesso tra l\'esposizione prolungata e massiccia ai campi elettromagnetici e l\'insorgenza di tumori celebrali.
La Corte d’Appello di Brescia, infatti, ha stabilito che il nesso, quanto meno concausale, dell’esposizione ai campi magnetici nella genesi della neoplasia è documentato, anche perché, si legge nella sentenza, i due tumori del dirigente appartengono al medesimo distretto corporeo e si sono manifestati in una porzione ben definita e ristretta dello spazio endocranico, certamente compromessa dal campo elettromagnetico che si genera in conseguenza dell\'utilizzo di cellulari e cordless.
La suddetta Corte ha, pertanto, riconosciuto il diritto del dirigente al risarcimento, condannando l\'INAIL al versamento di una rendita pari all\'80% dell\'invalidità.
Prima sentenza di questo genere che aprirà la strada a varie discussioni.
Avv. Cristina Fabbri
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